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La Dipendenza naturale e l’Ombra (secondo di sei parti)

  • L’importanza del clan

A un primo avviso, l’appartenenza al clan può apparire come qualcosa di molto lontano, ormai superato dalla civilizzazione. Eppure, è tuttora presente in noi, in quanto esseri sociali. Abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri e, soprattutto nella fase infantile, sentirci parte di un gruppo ed essere accolti è di fondamentale importanza, ne va della nostra vita.

- Dipendenza naturale

Alla nascita, ognuno di noi è dipendente per natura dal clan-famiglia, ossia da soggetti che si occupano di soddisfare le nostre necessità, prima su tutte l’Amore. Quando siamo piccoli, abbiamo bisogno dell’Altro per soddisfare il nostro bisogno di Amore, oltre che di cibo, acqua, vestiti, eccetera.

Durante la convivenza con il clan, impariamo presto che dalla misura in cui l’Altro è contento di noi dipende la quantità di Amore, cibo, eccetera, che ci fornisce. Ad esempio, se la mamma si arrabbia perché il bambino mostra una parte di sé che a lei dà fastidio, la mamma è propensa a dare meno attenzioni, coccole o soddisfazioni al bambino. Tutto questo è percepito dal bambino come mancanza di Amore e lui sente che la sua sopravvivenza è a rischio.

- Ombra

A questo punto, il bambino capisce che se mostra quella parte di sé riceve meno Amore, allora decide di nascondere quella parte e la mette nell’Ombra, in modo da essere apprezzato e ricevere al meglio ciò di cui ha bisogno. Tutto questo avviene a livello inconscio, senza ragionamento, fin dalla prima infanzia. Il bambino utilizza questa strategia a ogni occasione. Così, col passare del tempo, l’Ombra diventa sempre più grande.

Il bambino cresce nel corpo, diventa adolescente, adulto, anziano, mette su famiglia, figli, lavoro, mentre le parti in Ombra regrediscono e il soggetto rimane un bambino a livello emotivo. Quindi, è possibile crescere nel corpo mentre la psiche rimane all’età di sei mesi, tre, quattro, cinque anni, ripetendo le situazioni traumatiche avvenute nella famiglia di origine.

Una parte di sé finisce nell’Ombra ogni volta che il soggetto, a qualsiasi età, si sente dipendente dall’ambiente circostante, mentre ignora o rifiuta la propria autonomia e si comporta in modo da essere sempre ben voluto da chi gli sta intorno, ossia accolto nel clan. L’Ombra si forma nell’infanzia e tutte le situazioni seguenti sono ripetizioni delle prime esperienze. Il meccanismo dell’Ombra è sempre attivo, poiché è una strategia di sopravvivenza. Come tale, ritengo che vada onorato.

Tengo a precisare che i contenuti rimossi possono essere di qualunque genere. Vanno al di là della morale comune. Un clan può apprezzare chi ride, come chi delinque, chi lavora il legno, come chi fa il bucato. Il bambino si accorge di quali sono le qualità che il clan accoglie in generale e che apprezza nel bambino in particolare e tende a sviluppare quelle, mettendo le altre nell’Ombra. Quindi possiamo trovare la casalinga dedita al bucato con le parti di riposo messe in Ombra, così come uno zelante spacciatore che ha messo in Ombra il suo spirito umanitario. Entrambi stanno cercando l’Amore. Un bambino può crescere molto silenzioso in una famiglia rumorosa, se il clan ha dato a quel bambino il ruolo di silenzioso. Il bambino tende a diventare come il clan vuole che lui sia, il che gli permette di essere apprezzato e ricevere più Amore, oltre a garantirsi la sopravvivenza.

Queste considerazioni ci sono di aiuto per cominciare a vedere i contenuti dell’Ombra come qualcosa che va al di là della comune nozione di buono o cattivo. Possiamo mettere in Ombra la bellezza, così come la furbizia, la gentilezza, la precisione, il disordine.

L’Ombra contiene le caratteristiche rimosse, che possono essere giudicate belle o brutte, ma che sono in verità semplice energia in potenziale. Ogni essere vivente cerca Amore e fintanto che crede di poterlo ricevere solo dall’esterno, sarà sempre dipendente e pronto a tutto pur di ricevere quell’Amore, mettendo in Ombra quello che il clan rifiuta, bello o brutto che sia secondo il pensiero collettivo.

Nel suo “Il Piccolo Libro dell’Ombra”, Robert Bly descrive l’Ombra come un sacco che diventa sempre più pesante con l’andare del tempo. L’Ombra fa parte di ognuno di noi, nessuno escluso, e possiamo immaginarla come un sacco, uno sgabuzzino, un cassetto, una prigione… Anzi, è preferibile che ognuno di noi dia vita al proprio immaginario per vedere quali sono le metafore che propone. Questo è un buon esercizio per prendere contatto con l’Ombra.

- La vita nell’Ombra

Anche se nascoste, le parti messe in Ombra continuano a vivere, poiché sono energie peculiari dell’individuo, sono vive. Restando nell’Ombra, però, regrediscono, anziché evolvere come accade alle parti che restano in luce, ossia quelle apprezzate dal clan.

Le parti messe in Ombra sono per natura energie pure, potenziali creativi, ma restando nell’oscurità tornano indietro, regrediscono. Ecco perché le immaginiamo come mostri, streghe, tiranni, istinti omicidi. Le nostre energie pure sono diventate mostruose, per il solo fatto di essere state messe da parte.

Nelle fiabe, incontriamo questi motivi d’Ombra, per esempio nella strega o nell’uomo nero che sono diventati cattivi perché esclusi dalla comunità. Chiunque, se tenuto in gabbia o nascosto dentro a uno stanzino, senza Amore, cibo e possibilità di esprimersi, diventerebbe un mostro.

Mentre regrediscono, le parti messe in Ombra cercano di farsi notare dal soggetto, poiché l’istinto primario si muove sempre verso l’esterno, il desiderio di esprimere la propria vera natura resta vivo, quindi queste parti premono per tornare a essere integrate nella luce, nella coscienza dell’individuo.

Visto che il soggetto priva queste parti della possibilità di esprimersi in modo diretto, esse trovano delle vie alternative, attraverso il Sintomo e la Proiezione.

Le vedremo nei prossimi articoli.

Buon Viaggio,

Rossella Incanto

Lettura consigliata: Robert Bly, Il piccolo libro dell’ombra. Per scoprire il nostro lato oscuro, Red, 2014

1/6 – Conscio e Inconscio

2/6 – La Dipendenza naturale e l’Ombra

3/6 – L’Inconscio Creatore e il Sintomo

4/6 – La Proiezione e l’Amore

5/6 – Incontrare l’Ombra

6/6 – Integrazione e Individuo


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